Notizie

Attualmente la Biblioteca del "Vittorio Emanuele II - Ruffini" può considerarsi divisa in tre sezioni:

- un nucleo di circa 12.000 volumi di più recente dotazione, di cui 8000 ricatalogati e utilizzati per consultazione e prestito;

- un nucleo storico che conserva ancora la struttura di una biblioteca dell'800;

- una raccolta di volumi provenienti dalla destinazione ad uso collettivo dei buoni libro assegnati agli allievi del corso serale.

 

è in fase di esecuzione il "Progetto Biblioteca" che prevede l'introduzione dell'informatica ai fini di trasformare la biblioteca da strumento di sola conservazione, consultazione e prestito di volumi a centro di informazione, documentazione, aggiornamento culturale, diventando strumento didattico di ricerca e rielaborazione delle conoscenze, così da fornire agli alunni:

    • una metodologia di accesso alle fonti di informazione nei vari campi del sapere;
    • padronanza nelle strategie di ricerca dati con l'utilizzo del linguaggio informatico anche ai fini delle eventuali future attività professionali nei settori fiscale, legale, di consulenza del lavoro, ecc.;
    • interesse per la ricerca bibliografica e quindi indiretta riabilitazione della fonte scritta e della lettura svincolata da obblighi strettamente scolastici.

 

AVVISO DI ATTIVAZIONE PROCEDIMENTO COMPARATIVO RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE RETE WIRELESS

LE DITTE INTERESSATE A PARTECIPARE DEVONO SCRIVERE ALLA SCUOLA ENTRO IL GIORNO 14 MARZO 2016

vedi determina a contrarre cliccando qui

La storia del Vittorio Emanuele II comincia nel 1846, in Palazzo Gianelli, in salita San Matteo. Là sorse uno dei primi Istituti Politecnici del Regno di Sardegna.

palazzo Rostan Nel 1859 la scuola venne inserita nell'ambito dell'Istruzione Superiore in base alla Legge Casati. Nel 1865 la scuola venne trasferita nel Palazzo Rostan, in Largo della Zecca, dove ancora si trova; infatti, dal 1865 ad oggi l'Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Emanuele II è ubicato in Largo della Zecca, 4, nell'edificio già indicato come "Palazzo I" nella raccolta "Palazzi di Genova" di Pietro Paolo Rubens, uscita ad Anversa nel 1622. Il Palazzo fu eretto per volontà di Bartolomeo Lomellino fra il 1565 e il 1570.

In seguito all'ampliarsi degli insegnamenti. In quell'anno l'Istituto comprendeva la sezione di Marina Mercantile, la sezione Commerciale ed Amministrativa, la sezione Meccanica e Costruzioni e quella di Agronomia ed Agrimensura. Con l'anno 1875 una sezione di Ragioneria sostituì la sezione Commerciale ed Amministrativa ed una sezione Fisico - Matematica sostituì la sezione Meccanica e Costruzioni.

Nel 1877 tutti gli Istituti Tecnici, già dipendenti dal Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, passarono alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione. Con l'anno 1921 la sezione Nautica passò al Ministero dell'Educazione Nazionale e divenne Istituto autonomo, con Presidenza e locali propri: l'Istituto Nautico S. Giorgio. Con la riforma del 1923 si staccò la sezione Fisico-Matematica che diede origine al Liceo Scientifico (G. Cassini). Infine nel 1967 la sezione Geometri, che inizialmente era denominata scuola di Agronomia e Agrimensura, costituì l'Istituto Tecnico per Geometri (il Buonarroti).

L'Istituto può quindi considerarsi il "padre" di alcuni importanti Istituti di Genova. 

Dall'anno scolastico 1995/96 al Vittorio Emanuele II è stato aggregato un altro importante Istituto tecnico commerciale del centro città: l'I.T.C. "M. Tortelli", sorto nel 1918.

Nell'anno scolastico 2000-2001, dall'unione con l'Istituto professionale "J. Ruffini", è nata la struttura temporaneamente denominata Istituto Superiore Commerciale "Vittorio Emanuele II - Ruffini".

Anche il Ruffini è un Istituto di forte tradizione: esso risulta dalla precedente fusione con un altro importante istituto professionale: il Bertani. L'Istituto Ruffini è stato istituito nell’anno scolastico 1933/34 come Regia Scuola Tecnica Commerciale: ebbe la sua prima sede nei locali della scuola elementare Barrili, in via Montezovetto, e dal 1935/36 fu trasferito in via XX Settembre, nei locali del palazzo della Consolazione, che durante la II guerra mondiale divennero inagibili in seguito ai bombardamenti.

Ricostruiti, i locali furono ben presto insufficienti, anche perché il Comune destinò parte di quelli all’Ufficio di Igiene. Del problema dei locali destinati alla Scuola tecnica si occupò spesso la stampa cittadina, ma per anni la situazione rimase senza una soluzione definitiva. La scuola tecnica commerciale, nell’a. s. 1962/63, veniva trasformata in Istituto professionale per il Commercio.

La ormai cronica carenza di locali era ancora evidente nell’anno scolastico 1963/64, nonostante le proteste e le segnalazioni dell’utenza e di varie autorità, sia scolastiche sia appartenenti ad altre istituzioni. Come risulta dai Verbali del Consiglio d’Amministrazione, l’intitolazione dell’Istituto a Jacopo Ruffini compare per la prima volta nel verbale della riunione del 4 Giugno 1935.

In realtà la nostra storia è molto più ricca  e intrigante di quanto possa apparire in questa breve sintesi,  pertanto ti invitiamo  a leggere la ricerca svolta dagli studenti del Corso Serale (Anno Scolastico 1995-96)

dell'ITC "Vittorio Emanuele II". Fai click qui 150 Anni di Scuola Tecnica Serale Ricerca di un'identità.

Il lavoro originale è pubblicato all'indirizzo: http://gialdiniainterferenze.altervista.org/150AnniWeb.htm

 

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Il termine per presentare la richiesta (accompagnata obbligatoriamente dal modello ISEE) è prorogato solo per le classi prime e seconde al 31 luglio.